Esploriamo il corpo umano! 🔎
Il nostro viaggio continua.
Benvenuti alla sedicesima puntata della rubrica “Organicamente Parlando”.
Vi parliamo della lettera O, approfondiremo: l’Orecchio.
Come ci racconta il Dr. Alberto Dragonetti, Direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico-Facciale presso l’Ospedale Niguarda di Milano, l’orecchio non dorme mai e la scienza lo conferma. Anche durante il sonno il nostro sistema uditivo resta attivo e continua a captare suoni e a trasformarli in impulsi nervosi attraverso il nervo cocleare. Il cervello, anche se dorme, non disattiva l’udito: la corteccia uditiva riceve i segnali acustici anche nelle fasi più profonde del sonno. Il talamo agisce da filtro: blocca i rumori irrilevanti ma lascia passare quelli potenzialmente importanti (come una sveglia o una voce familiare). Il sistema reticolare attivante può attivare rapidamente lo stato di veglia se il suono è percepito come una minaccia o un segnale rilevante.
Gli studi con EEG e fMRI dimostrano che il cervello distingue i suoni anche mentre dormiamo e può reagire con micro-risvegli o cambi di fase del sonno. In sintesi: l’udito è l’unico senso che resta sempre vigile. È grazie a questo che possiamo reagire a suoni importanti… anche nei sogni.
Un simpatico aneddoto che si ricorda è quando un paziente si presentò al Pronto Soccorso con acufene e prurito auricolare da circa 3 giorni: alla visita Otomicroscopica è stata ritrovata una zanzara viva nel condotto uditivo esterno, rimossa la zanzara sparito il sintomo.
Un grazie al Dr. Alberto Dragonetti per la condivisione di queste testimonianze.
Grazie a DEKA Laser con il laser a diodo che ci permette di lavorare fianco a fianco con i migliori professionisti in ambito medico.
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